Un incontro con il CAI Roma che entusiasma gli studenti del Liceo Anco Marzio
Lezione di montagna: sicurezza, conoscenza e rispetto.
Un incontro con il CAI Roma che entusiasma gli studenti del Liceo Anco Marzio
La giornata formativa di oggi, realizzata presso l’aula magna della scuola, nell’ambito del progetto che da sei anni lega Il Liceo Anco Marzio di Ostia al Club Alpino Italiano sezione di Roma e alCAI scuola, è stata un’immersione completa nel mondo della montagna: un ambiente che richiede attenzione, preparazione e rispetto, ma che sa restituire – a chi lo vive con consapevolezza – emozioni profonde e un insostituibile senso di libertà.
Grazie alla presenza di esperti qualificati, gli studenti hanno potuto approfondire temi essenziali per la loro formazione: la sicurezza, l’alimentazione, il comportamento corretto sul territorio, la fauna selvatica e il valore della tutela delle risorse naturali.
L’intervento di Daniele Camponeschi (CNSAS): la sicurezza come responsabilità condivisa
Daniele Camponeschi, operatore del Soccorso Alpino e Speleologico Italiano, ha aperto l’incontro illustrando la missione del CNSAS e spiegando come ogni intervento in montagna richieda competenza, sangue freddo e grande spirito di squadra. Ha ribadito che la prevenzione rimane la vera chiave per evitare gli incidenti: conoscere l’itinerario, rispettare i propri limiti, valutare il meteo, portare l’attrezzatura adeguata e saper effettuare correttamente una chiamata al 112.
Il messaggio centrale è stato chiaro: la montagna può essere vissuta con serenità, ma non va mai improvvisata.
Alimentazione e allenamento in quota: la voce autorevole della dottoressa Rita Rubini
La dottoressa Rita Rubini ha guidato gli studenti nella comprensione dei bisogni del corpo durante l’attività fisica in ambiente montano. Ha spiegato come l’altitudine, il dispendio energetico e la variabilità climatica richiedano una nutrizione mirata e un allenamento progressivo e responsabile.
Tra i punti chiave:
Il suo intervento ha sottolineato un concetto fondamentale: prendersi cura del proprio corpo è il primo passo per prendersi cura dell’ambiente in cui si cammina.
Giampaolo Cavalieri, presidente CAI Roma: la cultura della sicurezza e l’etica dell’escursionista
Il presidente della Sezione di Roma, Giampaolo Cavalieri, ha portato una riflessione ampia e appassionata sulla cultura della sicurezza, tema centrale della Scuola Sezionale di Escursionismodel CAI.
Con competenza e chiarezza ha illustrato:
Il Presidente Cavalieri ha ricordato che essere escursionisti significa assumersi la responsabilità del proprio passo, ma anche del rispetto verso gli altri e verso l’ambiente.
Marina Bracaglia (CAI TAM): orso, camoscio appenninico,lupo e il confine dell’“animale confidente”
La dottoressa Marina Bracaglia, referente della TAM – Tutela Ambiente Montano, ha coinvolto gli studenti con un affascinante intervento sulla fauna selvatica e sul fragile equilibrio che la caratterizza.
Ha guidato gli studenti alla scoperta dell’orso, del camoscio e del lupo, soffermandosi sulla storia dell’orsa Amarena e sul tema delicato degli animali “confidenti”, troppo abituati alla presenza umana. Ha spiegato come la corretta osservazione della fauna e il rispetto delle distanze siano fondamentali per garantire la sicurezza sia degli animali sia delle persone. La dottoressa Bracaglia ha introdotto anche il concetto di “animale ombrello”: specie come l’orso bruno marsicano e il lupo richiedono territori vasti e habitat integri; proteggerli significa quindi preservare un’intera comunità di organismi che vive negli stessi ambienti. La tutela di questi grandi carnivori diventa così una strategia efficace per salvaguardare i corridoi ecologici, le foreste e gli ecosistemi montani più sensibili. Gli studenti hanno partecipato con interesse, ponendo domande sul comportamento della fauna e sul ruolo di queste specie nella salute complessiva della montagna.L’intervento ha offerto ai ragazzi uno sguardo concreto sul valore della biodiversità e sulla responsabilità del comportamento umano nel mantenerla intatta per un mondo futuro ove è auspicabile una convivenza tra uomo e "selvatico", e dove la conservazione degli habitat significa anche preservare la qualità di vita di noi umani.
Gli studenti: entusiasmo, curiosità e desiderio di esplorare
La parte più bella della giornata è stata la partecipazione degli studenti: attenta, vivace, ricca di domande e osservazioni. Si sono mostrati desiderosi di esplorare, capire, sperimentare e crescere, confermando la forza di un progetto che, da sei anni, unisce la scuola al Club Alpino Italiano sezione di Roma in un percorso di formazione unico nel suo genere. Un progetto che educa alla conoscenza della montagna, al suo rispetto, al valore delle sue risorse naturali – in particolare quelle idriche – e alla consapevolezza che frequentare l’ambiente naturale è un privilegio che comporta responsabilità.
Conclusione
La giornata di oggi ha rappresentato un esempio concreto di come scuola e CAI possano collaborare per formare cittadini attenti, responsabili e capaci di vivere la montagna con amore e consapevolezza.
Non solo un incontro tecnico, ma un’esperienza educativa completa: un invito a guardare la montagna non come un luogo da “consumare”, ma come un ambiente vivo, prezioso, da proteggere e comprendere.
La referente del progetto
Prof.ssa Verginia Bernardini





